Cassano

La canzone recita “uno su mille ce la fa”. Per molti, lui è proprio l’uno. Lo sanno bene i tanti ragazzi che lasciano la propria terra per studiare al nord. Per dare una svolta alla propria vita. Una notizia recente parla della Puglia quale regione che detiene il record negativo di giovani menti che emigrano per studiare nelle università al nord di Roma.

A questo punto, quel biondo con i tatuaggi, che segna gol, diviene un simbolo. Di una terra che, tra mille contraddizioni, cerca occasioni per un rilancio. O forse, più drammaticamente, pensa alle perle del suo calciatore per non riflettere sui problemi sociali. Tanti.

La verità indiscutibile è una sola: per tutti quelli che sono lontani dai luoghi di origine quel simbolo, quel ragazzo che incanta con la palla diviene un modo per sentirsi più vicini a casa. “Hai visto che gol ha fatto Cassano?”. E giù fiumi di parole, al telefono o in chat, per sottolineare il gesto tecnico che mette in archivio l’ultima bravata.

Mister Fascetti, il suo scopritore, sempre ricorda il ragazzo con la maglia del Bari. Quello, per intendersi, che realizzò uno strepitoso gol alla grande Inter. Ciò che è venuto dopo, racconta di un calciatore che, bene o male, è sempre stato al centro dei riflettori.

Perché Cassano è Cassano. Se c’è, tutti pronti allo spettacolo. In caso contrario, cala l’auditel.

bellissimo articolo!